Sai cos'è la ricaduta radioattiva? Il fall-out?
Sai cosa sono i venti prevalenti?
I francesi hanno costruito le loro centrali atomiche a ridosso delle alpi perchè hanno studiato queste condizioni, questi fenomeni e sono furbi: secondo i venti prevalenti un'eventuale ricaduta radioattiva dovuta a incidenti in quelle centrali investirebbe in pieno il nord Italia interessando in minima parte il territorio francese.
Oltre a questo spettro, a est confiniamo con le centrali atomiche croate che sotto il punto di vista della sicurezza e della tecnologia sono più simili a quella di Cernobil che a quelle francesi. Naturalmente acquistiamo a caro prezzo corrente elettrica da ambedue.
Tra tutte le scelte possibili (ma sono davvero possibili?) che possiamo fare per costruire sistemi alternativi e renderci indipendenti abbassando anche il prezzo dell'energia elettrica e considerando il discorso di prima, siamo proprio certi che continuare a opporci alle centrali atomiche sia davvero la scelta giusta?
E' ovvio che quando Rubbia dice che ci sono fonti di energia alternative ha pienamente ragione, non è mica necessario un premio nobel perchè una simile affermazione sia credibile, ma il problema è: siamo disposti a pagarne il prezzo? Non solo in termini di soldi (che sono tanti) ma anche in termini di colline che diventano puntaspilli piene di pali eolici, vallate coperte da km quadrati di pannelli fotovoltaici, ecc. ecc. Attenzione, visto il fabbisogno e visto che da decenni non si fa nulla, non stiamo parlando di qualche collinetta e di qualche spiazzo qua e là ma di foreste di pali e di mari di pannelli.
Ricordiamoci anche che siamo italiani e in quanto tali le cose e le scelte ci vanno bene quando a pagare il prezzo più alto sono gli altri: "il fotovoltaico e l'eolico vanno bene ma solo se non sono vicini a casa mia" così come le discariche devono essere fatte ma..... lontane, a casa d'altri.
Inoltre: premesso che non sono parente di Veronesi e non lo conosco nemmeno se non per averlo visto in tv e che quindi non sto difendendo lui ma un'idea, credo che il peggior modo di affrontare i problemi (non solo questo) e soprattutto di risolverli sia di insultare chi non è allineato con le nostre idee e di cambiare l'argomento del contendere lasciando da parte la discussione sulle qualità di una scelta e parlando invece delle qualità personali di chi la sostiene.
Arthur Schopenhauer sosteneva che questo succede quando mancano gli argomenti per sostenere la propria tesi e ha scritto diverse cose sull'arte di insultare le persone ma a lui si può perdonare perchè era perfettamente cosciente di quello che stava scrivendo e non ha insultato i destinatari dei suoi libri.
Durante la rivoluzione francese qualcuno (lacuna mnemonica) ha detto "sono contrario alle tue idee ma mi batterò fino alla morte affinchè tu possa esprimerle".
Ma ormai non è più tempo nè dell'uno nè dell'altro, è il tempo dei grandi fratelli e degli insulti gratuiti.