Ginevra, 16 mag. (Adnkronos/Ats) - Una squadra di astrofisici dell'universita' di Ginevra e' riuscita ad osservare il primo esopianeta composto di 'ghiaccio caldo'. Situato ad una distanza di 30 anni luce dalla Terra, l'astro e' composto all'80% di acqua sotto forma di 'ghiaccio caldo', uno stato fisico inesistente sul nostro pianeta, spiega il ricercatore Fre'de'ric Pont. Questo stato particolare si forma quando l'acqua e' sottoposta a pressioni elevatissime, precisa l'astrofisico.
Sulla Terra, la formazione di 'ghiaccio caldo' sarebbe possibile soltanto se la profondita' degli oceani fosse di centinaia di chilometri. L'esopianeta e' stato osservato mentre transitava davanti alla stella GJ436, attorno alla quale gravita. Gli astrofisici hanno analizzato la leggera diminuzione di luminosita' che ne risulta per trarre informazioni sulla massa e sulla densita' del pianeta e, dunque, sulla sua composizione.
Il pianeta d'acqua gravita attorno alla sua stella a una distanza inferiore a quella che separa la Terra dal Sole. Sulla sua superficie, la temperatura e' di 300 gradi centigradi, la massa e' 22 volte superiore a quella della Terra e il nucleo potrebbe essere costituito da roccia. L'esopianeta circumnaviga la stella in soli 2,6 giorni.
I ricercatori ginevrini ritengono possibile la scoperta di altri pianeti composti in gran parte di acqua liquida, i cosiddetti 'pianeti-oceani'. Al riguardo, gli astrofisici ripongono grandi speranze nel satellite Corot, uno strumento in grado di captare la presenza di pianeti di dimensioni inferiori a quello che gravita attorno a GJ436, la cui missione e' appena iniziata