Infatti è così, e chi non ci crede può andarsi a leggere "FOCUS" di febbraio 2005.
Questo fenomeno, tipico delle zone urbanizzate, è infatti stato accertato come legato all'inquinamento delle città.
Infatti, nel corso della settimana, l'alta densità di macchine e attività industriali crea una "cappa" sulla città e sulle zone immediatamente limitrofe, che forma una specie di "tappo" in grado di tenere a bada le perturbazioni di piccola entità, nella fattispecie quelle pioggerelline fastidiose, sottili e interminabili tipiche dei week-end.
Nel momento in cui l'attività urbana cala, il "tappo" formato dallo smog (che è molto denso, provate a guardare in lontananza una città di sera, specie in inverno quando viene buio presto, lo si vede ad occhio nudo, è quel manto rossastro che riflette le luci della città) si dirada, e la perturbazione, rimasta ai margini fino a quel momento, ci salta addosso e zac! Piove.
Lo stesso fenomeno si è osservato non solo con i giorni, ma anche con le fasce orarie.
Per esempio, se c'è brutto tempo in città, è più facile che piova di notte, quando l'attività industriale e umana è ridotta.
Un'altro esempio? Se arrivate dalla campagna o dalla periferia mentre piove, è molto facile che quando arrivate in città non piova più.
Insomma, l'inquinamento cittadino crea una sorta di "mantello" che tiene ai margini della zona urbanizzata le perturbazioni di tipo minore.
Certo che quando ad arrivare è un temporale di quelli tosti, in questo caso il "mantello" di smog non tiene, ma è comunque provato che il fenomeno non è casuale.
Se invece ti fa 5 giorni di solleone e poi quando ti alzi al sabato diluvia, allora, non c'è niente da fare, quella è proprio sfiga!
Ciao
Layla